The Houdini Compendium di Alex Rusconi #LIBRO
Fin da bambino ho avuto due miti legati al mondo della magia. Silvan che entrava in casa mia attraverso la tv e Houdini che scoprii durante una proiezione televisiva del film con Tony Curtis. Di Houdini avrei reperito fortuitamente, il giorno dopo la visione del film, una biografia e lo stesso anno il M. Silvan ne avrebbe trattato in “Arte Magica”, ma io lo scoprii al mio compleanno successivo.
Da allora ho costantemente comperato libri che trattassero di Houdini dalle biografie ai romanzi in cui era protagonista. Non so quale fascino arcano abbia sempre avuto su di me questo artista di cui quest’anno si celebrano i 150 anni dalla sua nascita (24 marzo 1874), ma appena ho scoperto che Alex Rusconi aveva editato un libro su di lui l’ho letto.
Rusconi aveva già trattato di Houdini nel suo libro “I quattro Cavalieri” (gli altri tre erano Pinetti, Bosco e Robert-Houdin), ma qui, “The Houdini Compendium“, lo fa con 52 schede (quanti gli anni del nostro Harry) che ripercorrono soprattutto il mito del personaggio ovvero analizzano il perché sia diventato così famoso.
La prefazione del libro non poteva essere che dell’escapologo Andrew Basso la cui versione della “Pagoda Cinese” senza alcun paravento innanzi è quantomai adrenalinica.
Ruscono con il suo consueto stile narrativo affabulatorio riesce a scovare curiosità, aneddoti probabilmente sconosciuti al grande pubblico, ma sono sicuro che anche molti addetti al settore vi troveranno delle riflessioni, collegamenti o fatti che non conoscevano.
Da questo puzzle di 52 capitoli esce fuori la figura di Houdini artista, ma anche umano con pregi e difetti levando quelle incrostazioni che spesso sono depositate su un nome che ancora oggi, a quasi cento anni dalla sua scomparsa, desta curiosità e interesse. Inoltre in questo libro tocca argomenti quali film, serie tv, documentari o romanzi ispirati o su Houdini che spesso non vengono trattati nelle biografie formando un interessante percorso che ognuno di noi può seguire per reperire le varie proposte.
Il volume è arricchito da tantissime fotografie, una cronologia finale e un’estesa bibliografia.
Sinceramente l’ho letto con molto piacere riportando alla mente fatti conosciuti, ma passati in oblio, o riflettendo su alcune congetture (bellissima quella su Fregoli e Houdini) che Rusconi propone.
Un libro da avere se appassionati di prestigiazione e da regolare se vogliamo che la gente conosca la vera storia di Houdini che, Rusconi ce lo ricorda fin da subito, non si pronuncia con l’accento sulla “i” finale.
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