giovedì, Aprile 18, 2024

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Recensioni

Note di Storie Poco Note di Andrea Boccia #Recensione #Review

Di Luca Ramacciotti

Cosa ci porta (in secoli di #internet, viaggi nello #spazio, o apparente perdita di spiritualità) ad andare a teatro lasciandoci convincere che ad #Amleto appare il fantasma del padre o che quella signora palesemente quarantenne che canta è una giapponese di  quindici anni netti netti?

La nostra mente ama distrarsi, lasciarsi condurre oltre il quotidiano e alle sue problematiche. E forse ama la #poesia che in questi esempi è connaturata. A differenza di un #attore o di un #cantante lirico che sono quel personaggio appena passano dalle quinte al palcoscenico, il mago nella concezione di Andrea Boccia è costantemente nel suo personaggio. Non è legato obbligatoriamente ad un palco (diciamoci la verità un attore o un cantante lirico senza palco e costumi perdono subito la loro aura del 70%), ma lo è all’essere costantemente centrato sulla sua arte.

Questo cosa vuol dire? Il #mago non ti deve affascinare (solo) per le sue abilità giocoleristiche. E’ quello che ti conduce per mano in una realtà che tu spettatore sai che non sia vera, ma che ami lasciarti illudere e sedurre da ciò che sta per accadere e di cui (attenzione) non devi avere minimamente idea. Lo spettatore deve assaporare la sorpresa finale e non chiedersi costantemente dove stia per arrivare il trucco.

In queste “Note di storie poco note” (a cui si spera ne facciano seguito molte altre) Boccia propone non solo alcuni interessanti numeri di cui la maggior parte ideati da lui stesso (7 su 10), ma li contestualizza o dà input su come potersi ispirare per farne delle varianti, suggerisce la costruzione di ciò che può essere necessario, quali storie possono nascere attorno ad un effetto in modo da farle proprie e non calcare le copie esistenti. Non è l’abilità (o almeno non solo) con cui si presenta una magia, ma l’emozione che essa ci trasmette in noi. Sono interessantissimi capitoli come quello de “Lo spirito risponde” proprio per l’analisi che fa di come si “costruisce” un effetto, un’atmosfera.

Sono appunti in cui si comprende non solo la preparazione storica e culturale dell’autore (con interessanti note a piè pagina), ma di come si possa intendere bene la professione più antica del mondo, quella dell’incantatore.

Per informazioni andrea.boccia@tin.it oppure info@trapalcoerealta.net – sito web http://www.trapalcoerealta.net/

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