martedì, Marzo 19, 2024
Recensioni

The Art of Magic – inaugurazione dell’anno accademico del CMI

Giovedì 15 settembre, si è tenuta nei locali di Primo Piano a Roma l’inaugurazione dei corsi da parte della Delegazione Nazionale del C.M.I. Regione Lazio cono uno spettacolo evento a ingresso gratuito che ha visto tra gli spettatori moltissimi bambini e non addetti al settore oltre a ospiti quali Maurizio Battista.

A presentare la serata la giovanissima Mayla e Matteo Fraziano che al termine dello spettacolo si è esibito in un’interessante interpretazione delle ombre cinesi.

Sul palcoscenico si sono alternati big, studenti e insegnanti della scuola con due di loro dietro le quinte ovvero Davide Spada alla regia e Luigi Pesce al coordinamento retro palco.

Andrea Paris ha saputo intrattenere con la sua consueta vena di sana follia e bravura il pubblico con una performance da prestigiaTtore del livello artistico che ben è noto al pubblico che si è divertito moltissimo. Paris ha una battuta pronta e possiede la scena come solo i grandi artisti sanno fare.

E’ stata poi la volta di uno degli insegnanti della scuola ovvero Novas che ha dimostrato la sua eleganza in un numero “classico” come quello delle corde che, nelle sue mani, è divenuto un numero di danza, mimica e bravura. Novas riesce a creare un ponte tra la magia del passato e quella del futuro ritagliandosi un suo spazio precipuo.

A lui è seguito un altro degli insegnanti; Tiziano Grigioni che ha l’invidiabile padronanza scenica, la pronta reattività, il saper affrontare qualsiasi tipologia di volontario e pubblico oltre a una mimica attoriale non indifferente.

Grigioni e Novas hanno dimostrato come reinventare due numeri celeberrimi tanto da renderli nuovi.

Il primo degli studenti, anche se è difficile definirlo così con tutti i riconoscimenti che ha al suo attivo, a salire sul palco è stato Leonardo Panetti. Ogni volta che ho la possibilità di vedere il suo numero mi accorgo di nuove sumature e di quanto studio e preparazione ci siano dietro. Il suo muoversi a sincrono con gli effetti sonori è un plus non indifferente per la tipologia di esibizione. E il colpo di scena finale è sempre sorprendente anche all’ennesima visione.

Un altro studente della scuola è Francesco Miccoli anch’esso ormai abituato a serate, televisoni e da poco ideatore di un effetto col cubo di Rubik. Sul palcoscenico si è presentato con un numero di mentalismo che ha saputo eseguire con notevole simpatia e continue sorprese una dietro l’altra che hanno divertito e stupito i presenti.

Altri due Big hanno poi calcato lo spazio scenico con un numero di mentalismo e… scommessa di denaro che si è risolta con tanto di consulenza legale da parte dell’avvocato Remo Pannain. Luca Bono e Ottavio Belli, oltre alla loro ben nota bravura scenica, hanno dimostrato come sono davvero molto affiatati riuscendo a far sì che entrambi siano stati protagonisti contemporaneamente e non spalle l’uno dell’altro.

Poi la follia è scesa sugli astanti. Raffaello Corti è riuscito a crearsi un personaggio notevole che è un unicum nel panorama attuale della magia italiana. E, attenzione!, bisogna non solo saper essere preparati tecnicamente per una simile esibizione, ma avere prontezza di riflessi e battuta pronta e veloce mantenendo un ritmo serrato di facezie.

A riportare la magia sui binari più “soliti” ci ha pensato Mr. Salomon con una simpatica pesca… cartomagica.

Auro Cardillo è un altro giovane che sta intraprendendo un suo percorso, molto attoriale, in cui crea una sua propria identità presentando sempre i suoi effetti in una maniera molto interessante. Si capisce bene quanto studio e ricerca, non solo di tecnica, ci siano dietro i suoi numeri.

Una bellissima carellata sui vari aspetti in cui il termine magia può essere declinato per dare meglio un’idea agli astanti di cosa voglia dire studiare (e perché) questa arte. Piacevole il clima di festa, stima e amicizia che ha percorso e caratterizzata l’intera serata ideata e voluta dal delegato Riccardo Bramati.

La serata è stata immortalata dal M. Pietro Nissi che ringrazio per avermi permesso l’utilizzo dei suoi lavori per illustrare questo articolo.

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