martedì, Marzo 19, 2024
Editoriali

IMHO: Magic Burnout, perchè i principianti mollano?

Che cosa è il “Magic Burnout”?

Il #burnout, parola di origine anglosassone che letteralmente significa #esaurimento, #crollo o #surriscaldamento, dà chiaramente l’idea di ciò di cui si sta parlando, ovvero una condizione di stress. #Stress quindi inserito in un contesto lavorativo e/o derivante da esso, che determina un logorio psicofisico ed emotivo, con vissuti di #demotivazione, di #delusione e disinteresse con concrete conseguenze nella #realtà lavorativa, personale e sociale dell’individuo. La sindrome del burnout venne inizialmente associata alle professioni sanitarie e assistenziali, per poi essere riconosciuta come associata a qualsiasi contesto lavorativo con alte condizioni stressanti e pressanti come ad #esempio posizioni di grande responsabilità lavorativa. (https://www.stateofmind.it/tag/burnout/)

Applicando questo concetto al mondo della #Magia e della #Prestigiazione, possiamo definire il “Magic Burnout” come la perdita di interesse verso la magia, dovuta a stress, delusione e demotivazione. Ma come si può prevenire questo fenomeno?

Ne parla il prestigiatore inglese Dominic Reyes, nel suo sito / shop online “Merchant of magic”, in un articolo proprio dal titolo “How to Prevent Magic Burnout

Quanti di noi conoscono degli amici che si sono appassionati improvvisamente alla magia, folgorati dalla meraviglia, e passano tutto il tempo a provare una doppia, a studiare all’infinito una destrezza, o a tartassarvi di richieste di effetti, libri, video, per trovare il trucco definitivo? “Noi”, dall’altissimo della nostra immensa saggezza gli consigliamo sempre di rallentare, studiare con calma, di assimilare per bene come “funziona la magia”. Ma niente.

Improvvisamente, poi, mollano tutto. I libri comprati, i mazzi di carte, i tanti, inutili gimmick, vengono venduti. Passato il colpo di fulmine per la magia, l’interesse svanisce.

Dominic, analizzando i dati del suo sito, dice: “In fact, statistics from our research at the Merchant of Magic have shown that almost 70% of total beginners drift away from learning magic within 6 months of ordering their first proper magic trick, book or DVD. The remaining magicians tend to stay studying magic long term (5 years+).“; secondo le loro statistiche il 70% dei principianti si allontana dallo studio della magia entro 6 mesi dal loro primo acquisto “serio”, il restante 30% rimane per un periodo più lungo, 5 anni o più.

Il 70% molla, vuole dire che 2 su 3 che comprano qualcosa, puff, spariscono. Ed in questo dato non sono inclusi i principianti che non comprano materiale, ma vivono di video tutorial su YouTube (ed altro!). Mi azzarderei a dire, ma solo per esperienza personale e diretta, che si può tranquillamente affermare che il 95% molla la magia entro un anno, dico troppo?

Ammesso che interessasse mantenere queste persone vicine al mondo della Magia, o di essere una persona che è veramente interessata a fare un percorso “serio” di studio, come evitare il Magic Burnout?

Reyes indica quattro cause fondamentali di Burnout, e ne indica le possibili soluzioni.

Errore No.1: “Getting too caught up in the big picture” (Essere troppo preso dal quadro generale)

Subito si diventa ossessionati dal voler replicare i grandi artisti, cercando di correre ancora prima di iniziare a camminare, come voler suonare la chitarra in un concerto senza saperla accordare. E provando e riprovando quelle difficili destrezze proprio non vengono, facendo pensare di non essere bravi abbastanza per la magia.

La chiave qui è fare un passo alla volta. Se si vuole imparare a far sparire 10 carte, prima si impara a farne sparire una sola, e quando si è bravi a farlo, si prova con due, etc. Spezzare gli obiettivi in traguardi più piccoli e gestibili dovrebbe essere fatto in qualunque aspetto della vita.

Errore No.2: “Learning too many magic tricks without perfecting the ones you know” (Imparare troppi effetti, senza saperne fare bene uno)

Ci siamo cascati tutti. Acquistare tutto in modo compulsivo, senza prima valutare, senza prima sapere fare bene la prima cosa che si è studiata. Sfiderei chiunque a prendere il primo libro che ha letto ed a farne gli effetti in modo “perfetto”, dando per scontato che la perfezione non esiste….

Abbiamo tutti un “cassetto degli orrori” più o meno grande, dove dentro troviamo cose orribili ed inusabili (come il Gecko, vero Alberto?), gimmick ed effetti solo perché il trailer era figo, o la pubblicità ci ha promesso di comprare un miracolo.

Anche qui, rallentare. Prendere gli effetti che si conoscono, farne una routine, ed usarla, fare una routine permette di fare più effetti alla volta, dandone un senso logico e continuità, che permettono di padroneggiarli meglio e prima.

Errore No.3: Practice ‘binges’ (Abbufate di pratica)

Quando si scopre una tecnica nuova o effetto si passa subito ore a fare pratica (non mi piace la parola “allenamento”), cercando di diventarne un maestro in tempo breve, brevissimo, correndo a braccia aperte verso il burnout! Dopo essersi esercitati troppo intensamente in una cosa, si rischia poi di stufarsene prima.

La soluzione è semplice, spezzare le sessioni di studio in periodi più brevi, 30 minuti, un’ora.

Errore No.4: Performing to the same audience… day in, day out (Esibirsi per lo stesso pubblico, dalla mattina alla sera)

Non c’e’ nulla di migliore, per stufarsi di fare magia, che esibirsi sempre per le stesse persone ogni volta che si voglia fare della Magia, alla lunga toglie l’eccitazione di fare la magia, e del pubblico di vederla.

E’ inevitabile che all’inizio si facciano le magie sempre per le stesse persone, ma progredendo si deve davvero cambiare e variare le persone ed i contesti in cui ci si esibisce. Eseguire efetti davanto ad un pubblico “nuovo” fa sentire l’eccitazione della performance e l’eccitazione nello scoprire le sue reazioni.

In conclusione, non fatevi salire lo stress se non siete perfetti subito, procedete con calma e per passi. Focalizzatevi ogni tanto su un effetto solo fino a che non lo padroneggiate appieno, prima di passare oltre. Fate pratica poco e spesso, invece che in blocchi troppo grandi. Variate il pubblico ed i contesti.

Grazie a Dominic Reyes e visitate il sito Merchant of Magic.

P.S.: Ma è importante cercare di non far scappare questo 95%? Se tutti quelli che si avvicinano alla Magia, ne restassero “intrappolati”, gioverebbe a qualcuno avere tutti questi prestigiatori?

Andrea Clemente Pancotti

Principalmente sono io Andrea Clemente Pancotti: infanzia rovinata dai fascicoli di “STUPIRE!” di Carlo “Mago Fax” Faggi. Abbandona l’Arte per poi riscoprirla alla soglia degli ‘anta.“. Ora il team si e’ allargato, siamo comunque un gruppo di amatori, seriamente innamorati della Magia…

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