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Phantoms of the Card Table: Confessions of a Cardsharp – David Britland e Gazzo, Recensione

Titolo: Phantoms of the Card Table: Confessions of a Cardsharp
Autore: David Britland e Gazzo
Casa Editrice: Thunder’s Mouth Press
Anno: 2003 – Lingua: Inglese – Pagine: 256

Una lettura fondamentale per gli appassionati di cartomagia e tecniche dei bari, purtroppo scritto in un inglese “british” perfetto ma non sempre di facile lettura (utile un app sul telefono con un dizionario inglese!).
Il libro e’ articolato come un percorso per poter arrivare a parlare del leggendario baro americano Walter Irving Scott, si parte dal 1500 con “A Manifest Detection of the Most Vyle and Detestable Use of Dice Play” di Gilbert Walker (si puo’ leggere una copia del 1850 su http://archive.org/details/amanifestdetect00hallgoog), in cui si racconta come barare ai dadi, per arrivare ai giorni nostri.
Molte sono le epoche storiche e di conseguenza i libri di cui si parla, ma il libro e’ appunto focalizzato sul barare a carte. Si parla di Jonathan Harrington Green, il primo a svelare le tecniche dei bari (non in modo dettagliato), poi di Jean Eugène Robert-Houdin, John Nevil Maskelyne, andando ad indagare sul leggendario S.W. Erdnase, da tutti ritenuto l’autore del libro di cartomagia e tecniche dei bari più importanti, “The Expert at the Card Table”.
Da questo libro si passa poi a Dai Vernon e la sua ricerca sulle mosse utilizzate dai bari, come il “center deal” di Allen Kennedy, e finalmente al vero protagonista del libro, Walter Irving Scott, riscoperto e rintracciato da Gary ‘Gazzo’ Osbourne negli anni ’80.
Di Walter Scott si narra poi la vita, la sua prima comparsa nel modo magico a New York nel 1930, e come la sua abilità gli avesse fatto avere il soprannome di “Phantom of the Card Table”, fino alla sua scomparsa nel 1995.
L’ultima parte del libro e’ una riedizione dell’unico manoscritto sulle tecniche di Walter Scott intitolato proprio “Phantom of the Card Table”, dove vengono spiegate nel dettaglio le sue tecniche.

E’ un libro decisamente piacevole e coinvolgente che consiglio caldamente, anche per capire bene la differenza tra cartomago e baro, che non sempre e’ chiara a chi pratica cartomagia

Andrea Clemente Pancotti

Principalmente sono io Andrea Clemente Pancotti: infanzia rovinata dai fascicoli di “STUPIRE!” di Carlo “Mago Fax” Faggi. Abbandona l’Arte per poi riscoprirla alla soglia degli ‘anta.“. Ora il team si e’ allargato, siamo comunque un gruppo di amatori, seriamente innamorati della Magia…

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