giovedì, Dicembre 5, 2024

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Recensioni

Paul Vigil a Torino, recensione

Due giorni di magia con Paul Vigil, venerdì sera la conferenza, sabato mattina Workshop, la conferenza sicuramente molto più magica che mentale.

Paul è prima di tutto un artista. Ama l’arte magica a 360 gradi, si diverte a far divertire, non ha presentato effetti eccessivamente complicati, ma dal mio punto di vista è interessante come li presenta (aspetto che negli ultimi anni m’interessa più del dell’effetto in sé).

Interessanti le sue idee ed il lavoro di costruzione che inserisce nelle sue performance per nascondere il metodo, magari delle volte semplicissimo ma sempre più in profondità.

Durante il Workshop, non sono mancante moltissime sottigliezze psicologiche, le sue idee su come dare le rivelazioni al pubblico e su come cancellare e rimarcare i ricordi che interessano a lui nello spettatore.

Ci sono stati due aspetti che ho trovato affascinanti e divertenti.

Mentre si aspettava l’inizio della conferenza Paul passava tra la gente a presentarsi e salutare inizialmente avevo pensato, da malato quale sono, eccolo che fa pre-show. No, aveva solo piacere di conoscere chi quella sera aveva voluto dedicargli del tempo per ascoltare le sue idee.

Secondo aspetto, grande energia durante la presentazione degli effetti con i suoi YEESS, ma la stessa energia ed enfasi e YEESS era durante la spiegazione, lo vedevi si stava divertendo.

Queste sono alcune tra delle cose più belle che mi sono portato a casa.

Personalmente non lo conoscevo e sono tornato a casa sabato con il piacer di aver conosciuto una delle menti più creative di Las Vegas ma soprattutto un nuovo amico.

È stato straordinario e divertente, alla fine del workshop, vedere una dozzina di persone tra appassionati e professionisti, alla domanda di Paul “volete farmi ancora qualche domanda rivedere qualcosa”, la risposta è stata “Paul ci rifai il gioco della spilla da balia e il fazzoletto”.

Un effetto semplice, vecchio ma nelle sue mani e con la sua storia e diventata una poesia magica.

Di Antonio Argus.

 

Andrea Clemente Pancotti

Principalmente sono io Andrea Clemente Pancotti: infanzia rovinata dai fascicoli di “STUPIRE!” di Carlo “Mago Fax” Faggi. Abbandona l’Arte per poi riscoprirla alla soglia degli ‘anta.“. Ora il team si e’ allargato, siamo comunque un gruppo di amatori, seriamente innamorati della Magia…

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