venerdì, Aprile 19, 2024

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Tv-B-Gone

David Blaine, Criss Angel e successivamente Dynamo ci hanno insegnato che la magia non è tanto nell’ effetto quanto nello stupore dello spettatore che dà credito al finto miracolo e per empatia ci rende partecipi sul posto su quanto magicamente accaduto e visto in TV.

Non è il caso di questo mio video in giro per l’Italia nell’ estate 2018, ho fatto solo dei semplici test su questa forma di psicocinesi, se Uri Geller su ordine della C.I.A. smagnetizzava floppy-disk perché non potevo fare una cosa simile spegnendo i televisori di tutto il mondo?

Chiedo scusa pubblicamente a tutte quelle attività commerciali che, anche per poco, potrebbero aver risentito di questi miei test.

Tv-B-Gone cioè Tv Be Gone che significa “La tv è sparita” è un progetto open source basato su un circuito elettronico che invia velocemente una lunga serie di codici di spegnimento delle tv.

Non sapevo nulla di elettronica, ho iniziato a saldare cavetti a 44 anni partendo da zero ma, se non potete farlo voi, di sicuro tra amici e parenti avrete qualcuno che potrà aiutarvi divertendosi anche.

Tra i vari progetti Tv-B-Gone che trovate in rete (ci sono anche strumenti già pronti a pagamento su Amazon e altri store) ho scelto per i collegamenti ed il codice di programmazione questo sito https://overvolt.tech/tvbgone ma ho dovuto potenziare il segnale come mostrato in quest’altro sito https://learn.adafruit.com/using-an-infrared-library/sending-ir-codes e per i led infrarossi, dopo tante prove e consigli chiesti agli esperti, alla fine ho preso gli IR333, sono i migliori.

L’ Arduino Nano lo trovate a basso costo, è una schedina elettronica da programmare tramite il codice del primo sito che ho elencato.

Alla fine ho incastrato tutto dentro una scatoletta di tic-tac ulteriormente rimpicciolita tagliandola con una lama rovente e rincollando con colla a caldo.

Come vedete ho allungato tramite cavetti il led infrarosso che lo incastro grazie alla cinta sotto la maglietta poco sotto l’ombelico, da lì parte il segnale.

La scatoletta la tengo nella tasca sinistra e da dove parte anche l’interruttore, ovvero ho sostituito il pulsante con due cavetti che facendoli passare sotto la maglietta li fisso tramite spilletta da balia nella manica, l’interruttore non è altro che una piccola ampolla di vetro con dentro del mercurio, alzando il braccio il mercurio scende e fa contatto, si chiamano appunto interruttori a mercurio.

Non tutti i televisori rispondono al segnale, non so se in futuro troverò il modo di ampliare i codici e comunque prima di farlo in pubblico con un determinato televisore è meglio provare che tutto funzioni.

Ci fu un periodo nel quale andavo ai ristoranti per guardare più le posate che il menù visto che volevo piegarle con il pensiero come il mio mito Uri Geller e, questa estate, mi sono ritrovato in giro per l’Italia a cercare più televisori che cose belle da vedere.

In fondo noi maghi siamo strani, siamo quelli che chiamati per un’esibizione in un locale cercano subito il bagno e ci stanno anche venti minuti per prepararsi e come scrisse Derren Brown lo apprezzano più del locale stesso.

Pierfrancesco Panunzi – pierfra71@gmail.com

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