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Prestigiatori, maghi, illusionisti Il grande congresso a Bologna

Presenti anche due icone tv come Alexander e Cremona

Raul Cremona

BOLOGNA – Abracadabra, la carta c’è, poi non c’è più, tutto appare e scompare nel mondo dell’illusione. Micromagia, ipnosi, mentalismo, giochi di prestigio: è l’arte dell’illusionismo, magia antica quanto l’uomo che ancora non smette di stupire e di lasciare tutti a bocca aperta. L’abbiamo visto con i nostri occhi al congresso magico per prestigiatori: due giorni, 15 e 16 giugno, al Savoia Hotel di Bologna con oltre 300 maghi da tutto il mondo.GLI ILLUSIONISTI – Ognuno mette in mostra la propria arte: c’è chi trasforma delle carte da gioco in stelle argentate, chi cambia abito alla velocità della luce, chi «ruba» orologi tra i presenti, chi manipola con le mani bolle di sapone, non manca il numero della giovane donna tagliata a metà. Da un congresso di maghi ci si deve aspettare di tutto. «La magia è un’arte eterna – commenta Gianni Loria, organizzatore e presidente del Club illusionisti italiani – nel nostro Paese ci sono 5 mila prestigiatori, la stessa Bologna è una città magica, qui un giardino (in via Del Lavoro), è stato dedicato a uno dei padri dell’illusionismo, Alberto Sitta».

LE CASE MAGICHE – Tanti gli stand, detti «case magiche», dove i prestigiatori mostrano i loro numeri e vendono oggetti incantati, senza svelare mai i loro trucchi. Vidocq, illusionista bolognese, ci fa vedere come far scomparire dei fazzoletti o dei soldi e come dei coriandoli colorati possano diventare un mazzo di fiori. Il mago Luis da Gorizia mostra gli attrezzi delle grandi illusioni usati per tagliare a metà la sua partner. Da Firenze il prestigiatore Caiani si diletta tra bacchette, foulard e corde: tre corde diventano una e un fazzoletto rosso diventa un ventaglio. Carla, in arte Charlieze ha 24 anni e fa la prestigiatrice in città da uno, si esibisce in «giochi di colore». I tuoi amici cosa dicono del tuo lavoro? «Vogliono sempre vedere dei numeri di magia – racconta – io rispondo che non ho con me la mia polverina magica».

ALEXANDER E RAUL CREMONA – Incontriamo anche due noti maghi, come Alexander, prestigiatore televisivo degli anni ’80, con la sua «struttura di pensiero magico»: «Vi porto nel mio mondo mentale», dice, ma non si risparmia e si esibisce anche nei «pick pocket», l’arte del borseggio, orologi spariscono senza accorgersene. «La magia è un’arte viva – aggiunge il cabarettista Raul Cremona – è antica ma nasconde sempre qualcosa da scoprire». Come si diventa maghi? «L’amore nasce quando a Natale al posto della pista con le macchinine o gli indiani, apri la scatola dei giochi di prestigio». Stupire non è semplice, «oggi con internet molti ci provano a improvvisarsi prestigiatori – dice – ma serve una vita di prove e allenamento».

I GIOCHI DI MAGIA – La giornata continua tra gala (ad aprire la kermesse è stato quello delle donne), conferenze, spettacoli e concorsi. Kundra, illusionista da 30 anni, si sta preparando, «mio padre da piccolo mi faceva questi giochi senza svelarmi mai nulla e io impazzivo, da lì è nato tutto». Il mago nel suo stand fa cambiare colore a dei cd, indovina che carta abbiamo in mano e trasforma mille lire in duemila, «come ha fatto?», chiediamo, «Eh come ho fatto? – ride – Sono un mago!».

Noemi Bicchiarelli da http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2013/15-giugno-2013/prestigiatori-maghi-illusionisti-grande-congresso-bologna-2221667157600.shtml

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