venerdì, Marzo 29, 2024
Didattica e Storia

PICKMAN, IL MENTALISTA CHE INCANTÒ LOMBROSO

pickman posterDa Te Lo Leggo Nella Mente, Il Blog Del Mentalismo, un interessantissimo articolo che riporta le gesta di Pickman, “liseur de pensees” della fine del 1800, con alcune recensioni dei suoi spettacoli tenuti a Torino e Milano. Ora scusatemi, vado a farmi la barba alla nazarena.

Nel 1890 le pareti di Torino si riempirono delle pubblicità di Pickman: il mentalista belga si esibì nel Teatro Scribe incontrando un successo strepitoso. La Gazzetta Piemontese dell’11 marzo 1890 descrisse in dettaglio lo spettacolo offerto in anteprima alla stampa. Poiché l’esibizione era difficile inquadrare (arte magica o scienza?), la recensione era introdotta dal titolo “Arti e Scienze”.

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Il Pickman si presentò a questo pubblico, il quale forniva, come si vede, tutte le garanzie della serietà. Egli è un uomo sulla quarantina; biondo fulvo; occhi cerulei; barba alla nazarena; statura giusta; corporatura snella. È nativo di Liegi. Parla la lingua francese con voce non troppo elevata. Ha bella presenza e porgere naturale, senza affettazioni. Egli è un nevropatico, un isterico; e lo dichiara. Fu un tempo al manicomio con la camicia di forza e ancora adesso, talvolta, va soggetto ad attacchi di nevrosi di forme epilettiche.

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Il Lombroso non si meraviglia quanto i profani di tutte queste cose. Egli spiega la trasmissione del pensiero per mezzo della suggestione come un fenomeno naturale, semplicemente meccanico. Con la sua teoria si risale ai precetti del materialismo. Non vediamo però come si possa spiegare tuttavia il modo con cui questa trasmissione si compie. Spiegazioni non ne dà neanche il Pickman; dice che il suo sistema nervoso è sensibilissimo, e che lo rende anche più sensibile con uso di eccitanti.

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Notisi che durante gii esperimenti il Pickman ha sempre gli occhi rigorosamente e abbondantemente bendati con bambagia e pezzuole. Al bendaggio ieri sera presiedettero gii invitati stessi, fra cui il Lombroso. Escluso quindi ogni sotterfugio.

Col signor Pictot De Fernex il Pickman fece quest’altro esperimento. Il De Fernex si recò in altra stanza, scrisse un numero di parecchie cifre, mise la cartina nella cassa dell’orologio, e bene avvolto nella pelliccia rientrò nella stanza. Messosi con lui in comunicazione, Pickman riscrisse sulla lavagna il numero scritto e custodito.

Leggete tutto su http://www.marianotomatis.it/mental/index.php?post=blog/20140709

Andrea Clemente Pancotti

Principalmente sono io Andrea Clemente Pancotti: infanzia rovinata dai fascicoli di “STUPIRE!” di Carlo “Mago Fax” Faggi. Abbandona l’Arte per poi riscoprirla alla soglia degli ‘anta.“. Ora il team si e’ allargato, siamo comunque un gruppo di amatori, seriamente innamorati della Magia…

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