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Mariano Tomatis + Wu Ming = Awesome * Serendipity

Wu Ming 1, Roberto Bui (http://it.wikipedia.org/wiki/Wu_Ming), racconta come il sodalizio ha conosciuto Mariano Tomatis.

A parlarci di lui per la prima volta è  Loredana Lipperini. La sera del 2 novembre 2013 si passeggia e si chiacchiera per Bologna dopo la presentazione di Morti di fama, e a un certo punto Loredana dice a Wu Ming 1: – Ma voi lo conoscete Mariano Tomatis? Ah, non lo conoscete? Dovete conoscerlo, guarda che siete fratellini! – E si mette a parlare di Donne a metà e del libro appena uscito per Sperling & Kupfer, Te lo leggo nella mente.

E così Wu Ming 1 si guarda il documentario, resta a bocca aperta e lo consiglia agli altri WM, poi si divora Te lo leggo nella mente, e lo consiglia agli altri WM, poi si beve in un pomeriggio  ROL: Realtà O Leggenda?, vertiginosa controinchiesta sul presunto sensitivo torinese, e nel frattempo anche gli altri WM hanno drizzato le antenne:
– Questo è il tizio che fa per noi!

E invece è stato lui a contattare noi, bruciandoci sul tempo! Ci ha scritto dicendo che aveva appena scritto un libro insieme a Buscema – L’arte di stupire – e gli sarebbe piaciuto farcelo leggere in anteprima, perché da poco aveva iniziato a seguirci e trovava diversi echi e parallelismi tra le rispettive riflessioni e attività.

Mariano Tomatis poi racconta come si e’ avvicinato ai Wu Ming.

Il 9 gennaio 2014 una troupe della BBC mi ha chiesto cosa pensassi di Wu Ming.[1] Nel tempo di un tweet, ho lasciato un po’ spaesata la giornalista Lucy Ash, limitandomi a rispondere: «Sono maghi, per l’uso che fanno delle parole per evocare magia, cambiare la realtà, alterare le percezioni e mettere il mondo sotto-sopra.» Una risposta improvvisata e un po’ vaga, che merita una riflessione più ampia.

In ogni caso, leggetevi il lungo articolo su  http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=19774#more-19774, come sempre un sacco di spunti, idee, e tanta serendipity.

E se non bastasse, c’e’ un link a  http://grafton9.net/ dove si trovano vecchie riviste digitalizzate come Decoder, ECN e Luther Blissett.

 

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