giovedì, Aprile 25, 2024

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Recensioni

La Porta sull’Invisibile di Vito Gattullo #recensione #review

È innegabile che in questi ultimi periodi il “mentalismo” sia diventata una delle branche della magia più in voga, basti pensare alle innumerevoli esibizioni (ahimè spesso disastrose) che si stanno moltiplicando nei talent televisivi e non solo.

Il performer chiede ad una persona alcune cose che poi puntualmente indovina. Stop e fine dell’esibizione. Bravo (se ci riesce) ha indovinato tutto e lascia il dubbio nello spettatore di come abbia fatto. I più scettici si scervelleranno sul possibile trucco e i più ingenui penseranno che forse il mentalista abbia davvero captato il pensiero dell’altra persona.

È questo ciò che avviene in una sessione di mentalismo? Senza alcun dubbio se non sappiamo svolgere un numero del genere e per questo credo che il libro di Vito Gattullo sia fondamentale per tutti coloro che vogliono approcciarsi a questa tipologia di magia.

Il titolo “La porta sull’invisibile” già ci fa comprendere che noi dovremo far qualcosa che porterà lo spettatore in un’altra dimensione da quella contingente del quotidiano, come lui stesso scrive nella parte iniziale di questo libro. Quindi non un mero esercizio di tecnica, ma qualcosa che si svincoli dalle leggi fisiche di questo piano e ci trasporti in un luogo che può essere tanto la Loggia Rossa di “Twin Peaks” quanto il mondo oltre “Ai confini della realtà” e già questa può essere considerata una prima fondamentale lezione.

Il testo che ha un’introduzione di Wolf Waldbauer e una postfazione di Alfonso Bartolacci non è un testo dove si spiegano dei trucchi (anzi sinceramente questi li ho letti in un secondo tempo), ma un libro che insegna a costruire perfettamente un numero, un’atmosfera, come trascinare lo spettatore in un mondo dove la realtà si sospende. Riferimenti a storie, romanzi, tradizioni magiche, culturali, la simbologia dei colori, il dibattito tema se utilizzare o meno le carte da gioca nel mentalismo e soprattutto un interessante epilogo bibliografico.

Il libro non è costituito “solo” da diversi effetti, ma da capitoli che partano da una narrazione, una storia per poi passare all’effetto, alla spiegazione, ma soprattutto ad importanti Riflessioni e una sezione di riferimento Per approfondire.

Leggere, anzi studiare, questo manuale permetterà non solo di comprendere bene come si deve effettuare un’esibizione, ma darà importanti spunti di riflessione per chiarire come tutti noi si desideri la magia nella nostra vita non solo per stupire, ma proprio per essere condotti oltre la porta sull’invisibile, di provare sensazioni ed emozioni che resteranno in noi come un bel ricordo di ciò che abbiamo vissuto. È il viaggio l’importante, non solo la meta.

Un libro ben scritto con passione e professionalità solida alle spalle (corredato dai disegni illustrativi di Simone Gattullo) consigliabile non solo ai mentalisti o agli appassionati di storyteller…

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