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Immortali: Artisti Magici In Opere D’arte

Di Roberto Bombassei

Come descritto nella mia pubblicazione “Per non dimenticare” il primo artista magico ad essere immortalato in un’opera d’arte è stato Girolamo Scoto, nel ritratto in cera policroma eseguito da Antonio Abondio nel 1500.

Matthias Buchinger, il piccolo uomo senza braccia e senza gambe si immortalò nella sua stupenda opera: oltre a disegnare sé stesso ha immortalato tra i capelli dipinti i versetti della Bibbia. Esistono diverse copie di questo autoritratto con diversi versetti della bibbia. Una copia è custodita gelosamente in una collezione privata italiana.

Pinetti fu immortalato nel dipinto del frontespizio del libro del Decremps.

Il fenomeno Uri Geller venne immortalato dal leggendario Salvador Dalì.

Qui di seguito alcune opere da me scelti per questo mio breve saggio su gli artisti immortali.

Il celebre pittore DAVERDED nel 1982 si è ispirato a Silvan per il suo famoso dipinto: “L’ APPRENTI’ SORCIER”.

Silvan poi venne immortalato nello stupendo dipinto del leggendario Renato Geleng, opera che poi gli fu regalata dallo stesso maestro e attualmente appesa nel salotto del maestro Silvan.

Nel 2002 il mitico Joe Silkie ha realizzato un ritratto computerizzato di Max Maven composto da migliaia di minuscole fotografie raffiguranti le migliaia di passioni ed interessi dello stesso Max: quindi ingrandendo la foto si possono vedere le immagini relative alla scienza, all’esoterismo, Flash Gordon, all’oriente. Un capolavoro dell’era moderna.

Glenn Kaino, artista contemporaneo, ha realizzato tra il 2005 e 2007 un ritratto molto particolare dell’artista americano Ricky Jay: utilizzando le carte da gioco, simbolo ed attrezzo di Ricky Jay ha ricreato l’illusione del volto dell’artista americano. Kaino successivamente ha donato questo incredibile ritratto al museo Hammer Contemporary Collection.

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