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Deluxe Linking Rings by Michael Ammar and TCC #Recensione #Review

Titolo: Gli anelli di Micheal Ammar prodotti dalla TCC

Sottotitolo: Fanno schifo.

N.B.: Essendo questo articolo postato su zone di facile accesso, anche ai non addetti, si adopererà un linguaggio chiaro a chi deve sapere, fraintendibile a chi no deve.

Chi mi legge su questo blog le mie impressioni e le mie recensioni, sa che tendo a non esprimere mai un parere negativo. Eppure questa volta sono costretto. Per capire cosa ha mosso questa mia azione, è necessario tornare indietro di qualche tempo:

Inizio ottobre 2020, la TCC annuncia la collaborazione con Micheal Ammar per la produzione di un set di anelli

22 ottobre 2020 su kickstarter ( LINK https://www.kickstarter.com/projects/1192168930/deluxe-linking-rings-by-michael-ammar-and-tcc/description ) annunciano l’ufficialità. In 5 minuti raccolgono il 500% dell’obiettivo minimo (era 30’000 HK$, quindi 150’000 HK$, circa 1935 $) Nella descrizione del prodotto foto accattivanti, la possibilità di comporre il proprio set come meglio si vuole, ed aggiungere pezzi in più. Inoltre la borsa in pelle omaggio se si acquistano dei set base, e la possibilità di acquistare la masterclass con Micheal Ammar, pochi posti disponibili. Io opto per il set 1+1+2+3+K (se siete addetti ai lavori bene, altrimenti sappiate che ho preso il modello da 8 anelli) Costo 200$ + Spese di spedizione (20$) e borsa in pelle+ video tutorial in omaggio.

Prima di proseguire, attenzione alla descrizione degli anelli:

Passano i 30 giorni, la campagna kickstarter raccoglie 215.337 HK$ (circa 27778.47 $).

Come di consuetudine arrivano ad una certa frequenza i messaggi via email del produttore (La TCC, che fino ad oggi per me è sempre stato uno dei migliori brand in assoluto):

C’è da dire che la TCC è uno dei brand che nonostante la pandemia, è sempre stato celere e corretto per quanto riguarda tempi di produzione e spedizione.

Finalmente, durante la seconda settimana di febbraio, mi arriva il pacco, ma già mi sembra strano… Da notare che adopero anelli da scena, comprati oltre 10 anni fa da Pianeta Magia a Roma, pagati circa 100 euro. Hanno un peso ed una dimensione a cui mi sono abituato nel tempo. Spacchetto il tutto. LA borsa davvero interessante, ma già noto che la dimensione contiene anelli più piccoli di quelli a cui sono solitamente abituato. Apro tutto, finalmente vedo gli anelli. Caratteristica principale di ogni set di anelli è il K, sarei comunque andato a controllarlo, ma è lui che mi salta all’occhio. La sua apertura è un obbrobrio. La mia mano (non ho una mano piccola) quasi ci passa al nel mezzo. Il palmo intendo! Sono sempre stato abituato ad usare un buco quanto più piccolo possibile. Ma lì ci passa tutto il restante set di anelli (più forse altri quattro!). Il materiale, dalla dicitura “Acciaio inossidabile cavo” mi ricorda un poco troppo l’alluminio. Alla fine voglio vederci a fondo, e prendo il metro. Misuro il diametro, ed eccolo là. Diametro esterno di poco inferiore ai 27 cm. E non dite che sono solo tre centimetri. Su un diametro, tre centimetri fanno tanto.

Provo la cosa più ovvia, a ridurre l’apertura del K. Di istinto faccio solo la piega al centro. Ne riesce un ovale. Riallargo, e ristringo in tre punti, per lasciare la forma della circonferenza. Ebbene, perdendo solo un paio di centimetri di diametro, esce un anello visibilmente più piccolo dei restanti. Non ci potevo credere. Vado sul progetto kickstarter pensando se lasciare una recensione, e scopro che in molti hanno avuto in questi giorni un’impressione davvero negativa. Giustamente un acquirente disse che questi anelli non avrebbe potuto usarli per la sua performance in quanto l’apertura non permetteva una presa con la bocca.

Il dubbio che mi sovviene infine, è andare a verificare nel video tutorial, come gestivano una simile K. Scarico il video, trovo una videolezione di Micheal Ammar. Nonostante nei commenti del progetto c’era scritto “stiamo producendo il video”, lasciando intendere che stavano avvenendo delle riprese, il video ricevuto mi sembra un vecchio video dello stesso Micheal Ammar. Oltre a spiegare solo una routine a 5 anelli, e il K avere un’apertura certamente non quella del set da me ricevuta, l’audio: sembra quando ti scarichi un film pirata, e l’audio è stato registrato a parte, con un vecchio registratore a nastro, tenuto sotto il maglione! Ma davvero Micheal Ammar e la TCC si sono voluti giocare così male tutta.

In breve i pro di questo prodotto:

Ecco i punti in cui mi ha deluso in interezza questo progetto, dopo tutte le aspettative e l’attesa creatasi:

I contro battono i pochi pro, nella mia visione di insieme. Per nulla raccomandato. Comprate quelli di Di Fatta.

Di Salvatore Ciccone AKA Saykon

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