Una vera coincidenza, degna di Rol! In questi giorni sto leggendo il libro di Mariano Tomatis “Rol. Realtà o leggenda? Indagine sul sensitivo Gustavo Rol”, e questa ennesima notizia cade a fagiolo.
Come definire Gustavo Rol (1903-1994)? Esoterista? Occultista? Sensitivo? Veggente? Mago? Tutti termini che non rendono giustizia alla complessità del personaggio.
Che era solo un abile illusionista.
Se dobbiamo fidarci delle testimonianze, agiva sulla materia, scomponendola e ricomponendola, leggeva nel pensiero, vedeva l’aura delle persone, diagnosticava e curava malattie senza chiedere compenso, compiva esperimenti di telecinesi e vedeva passato e futuro. Ma allora, chi era Rol? A sentir lui, semplicemente un pittore. Dipingeva suggestivi paesaggi che talvolta si animavano sotto gli occhi stupiti di amici e conoscenti, e mazzi di splendide rose. Opere pregevoli, con la particolarità di esser state dipinte, in qualche caso, dai soli pennelli levitanti nell’aria, senza che la mano di Rol li muovesse. Inoltre, il piemontese più misterioso del ‘900 non trascurava la poesia e scriveva versi che non sfigurano nella tradizione lirica italiana. Più artista che mago, dunque. O forse un vero mago, se consideriamo l’arte come la forma più riconosciuta di magia.
Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Adriana Asti, Valentina Cortese e Franco Zeffirelli frequentavano la casa torinese di Rol. Un’amicizia ancora più salda e feconda fu poi quella con Federico Fellini. Conscio del tormento interiore di quella grande personalità, il registra scrisse: «la tempestosa notte magnetica che lo invade scontornandolo e cancellando le delimitazioni della sua personalità, hanno qualcosa di patetico e di eroico». Se gli artisti si fidarono del mago Rol, o meglio del collega artista dello spirito, fu qualche scienziato a mettere in dubbio le sue facoltà. Eppure lui dichiarò nel ’78 a Roberto Gervaso: «È difficile stabilire i limiti della mia conoscenza, ma sono certo che la scienza vi perverrà e li supererà».
Fonte http://www.ilgiornale.it/news/cultura/cos-magico-rol-streg-i-grandi-dellarte-e-cinema-1044090.html
Strano che se ne parli ancora, e strano che Rol non si sia mai sottoposto ad un controllo sui sui presunti “poteri”. Se ancora credete a queste cose, leggetevi, con calma, il libro Mariano Tomatis “Rol. Realtà o leggenda? Indagine sul sensitivo Gustavo Rol”