Molti di voi lo conosceranno per i suoi spassosi passaggi televisivi, ma dal vivo e’ un milione di volte più divertente! Ecco le nostre 5 Domande poste a Walter Maffei! Il sito ufficiale e’ http://waltermaffei.com/
1)come ti sei avvicinato alla prestigiazione?
Mi sono avvicinato alla magia sfogliando il manuale di Silvan; in seguito, per il mio quattordicesimo compleanno, mia madre mi regalò il Grande libro dell’illusionismo di Patrick Page che mi spalancò definitivamente le porte della magia. Tra l’82 e l’84 ho raccolto in edicola i fascicoli settimanali dell’enciclopedia Stupire; pochi mesi dopo ecco il mio primo emozionante incontro con un mago professionista, Vittorio Marazzi, il Mago Marvy che prestava le sue mani per le foto di Stupire. Marazzi si affezionò a me come un figlio e mi aiutò nel percorso magico e di vita, sino a quel maledetto novembre 1992, quando una malattia se lo portò via. Ancora oggi vivo il vuoto della sua assenza.
2)il momento che ricordi piu’ intensamente della tua esperienza da prestigiatore.
Ricordo benissimo il mio primo spettacolo di magia ed il primo gioco, tratto dal manuale di Silvan; avevo 11 anni e mi sono esibito ad una festa organizzata dal parroco del mio paese per i bambini dell’orfanotrofio. Il primo gioco in assoluto è stato quello di chiedere ad uno spettatore di scrivere una parola su un foglietto di carta e di bruciarlo in un posacenere; successivamente ho strofinato la cenere del foglietto sul mio avambraccio, dove è apparsa la parola scelta dallo spettatore scritta in nero.
3)quali sono i personaggi che ti hanno influenzato di piu’ ed in che modo?
Mi ispiro da sempre ai maghi del ‘900, per teatralità e caratteristiche; se proprio devo fare un nome allora dico Dugh Henning. Ma sono molti anche i nomi di personaggi che con la magia non hanno molto a che fare, ma che riescono ad emanarla più di un prestigiatore; per esempio Chaplin e Fellini.
4)quale aspetto della nostra arte preferisci?
Sicuramente l’aspetto comunicativo e l’opportunità di erudizione, proprio perchè il bagaglio culturale della magia spazia in diversi temi che vanno dalla scienza, alla sociologia, alla tecnologia senza dimenticare l’aspetto teatrale, capace di dare al mago una formazione tale da assicurare una buona presenza scenica e ottime intuizioni per creare buoni numeri.
5)quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho tanti progetti da portare avanti, che spaziano dal cabaret, alla tv, dal mondo dei congressi magici ai coaching aziendali; porterò ancora avanti il mio laboratorio magico nei locali e nei teatri e la mia conferenza per i circoli magici.