venerdì, Aprile 19, 2024

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Interviste

5 Domande: Giacomo Bertini

CoverLinkingRingGiacomo Bertini e’ forse il più conosciuto prestigiatore e coin man all’estero, ha avuto una copertina sul prestigiosissimo Linking Ring e la “one man parade” a lui dedicata per le sue incredibili tecniche di monetomagia. Non mancate di assistere ad una sua conferenza, e rimarrete sbalorditi.

“Giacomo e’ specializzato in magia Close-Up, ed e’ soprattutto conosciuto per le sue rivoluzionarie tecniche con le monete. Ha iniziato ad interessarsi alla magia all’età di 8 anni, e negli anni ha sviluppato una sua tecnica personale che rende Giacomo uno dei più innovativi ed originali prestigiatori al mondo. Ha tenuto conferenze al World Magic Seminar ed al Fetcher’s Finger Flicking Frolic (4F), i suoi lavori sono stati pubblicati sulle più autorevoli riviste magiche come Genii, Magic, Ars Arcana, Linking Ring, e molte altre.

1)Come ti sei avvicinato alla prestigiazione?

Sono passati molti anni, ed ero un bambino piccolo che non sapeva ancora né leggere né scrivere! Ma ricordo perfettamente che fu Silvan, con la sua trasmissione televisiva “Sim sala bim” a farmi scoprire la magia……e vedere le mani di Silvan nelle quali gli oggetti magicamente apparivano e sparivano mi ha provocato la scintilla che ha acceso il fuoco e la passione per questa arte che ha accompagnato la mia vita fino ad oggi. Poco tempo dopo ho acquistato il mio primo libro “Magico” in Francia a Parigi, trovandomi in vacanza con i miei genitori, e dopo qualche anno di studi solitari mi sono iscritto al Club Magico Italiano cominciando così a frequentare l’ambiente dei maghi professionisti. Sin dall’inizio sono stato attratto quasi esclusivamente dalla “prestidigitazione”, cioè da tutto quello che viene eseguito dal prestigiatore usando la propria abilità e destrezza manuale, attraverso tecniche che si possono imparare con anni di allenamento e studio. E di conseguenza mi sono da subito avvicinato al “Close-up”, ovvero al settore magico della magia eseguita da vicino e in primo piano, dove la destrezza e la manipolazione sono di solito fattori determinanti, rispetto alla magia eseguita in palcoscenico, dove gli attrezzi e il materiale truccato sono fondamentali.

2) Il momento che ricordi piu’ intensamente della tua esperienza da prestigiatore.

Ci sono diversi momenti ovviamente, e sicuramente di questi fanno parte le mie prime esibizioni e i miei primi spettacoli quando ancora frequentavo il liceo… e soprattutto in seguito, dopo l’uscita del mio primo DVD, Revolutionary Coin Technique, quando sono stato invitato a lavorare viaggiando un po’ in tutto il mondo, dall’America al Giappone.
Altri momenti gratificante per la mia esperienza sono i riconoscimenti al mio lavoro da parte della comunità magica internazionale. Ed uno è stato sicuramente quando nel 2010 la rivista americana “Linking Ring”, una delle tre riviste internazionali più conosciute, e anche la più diffusa come tiratura, mi ha dedicato la copertina. La cover story era corredata da una lunga intervista, che attraverso commenti e foto spiegava il mio percorso artistico. E inoltre sempre nello stesso numero hanno dedicato l’intera Parade (la sezione trucchi), ad alcune delle mie creazioni. Mi hanno detto che sono l’unico rappresentante della monetomagia, e tra i pochissimi prestigiatori europei ad aver avuto questo onore. Successivamente il Linking Ring ha dedicato alle mie creazioni altre due Parade, e avere tutti questi riconoscimenti ufficiali da parte della comunità magica è sempre molto gratificante per me!

3) Quali sono i personaggi che ti hanno influenzato di piu’ ed in che modo?

Devo dire che ci sono differenti personaggi magici che mi hanno influenzato a livello artistico: il primo per esempio è Michael Rubinstein, che ho avuto la fortuna di incontrare in italia nel 1979 e che mi ha fatto conoscere la monetomagia, un settore all’epoca poco conosciuto e sviluppato in italia. Grazie al suo lavoro ho potuto imparare tutta la base tecnica e i classici esistenti sull’argomento, e questo mi ha consentito successivamente di sviluppare un mio sistema e le mie tecniche personali che ho avuto poi modo di condividere con molte soddisfazioni nella comunità magica. Un altro mago a cui sono legato è David Roth, che senza dubbio ha marcato molto la mia sensibilità artistica. Ma mentre attraverso Rubinstein ho imparato concretamente la metodologia e la tecnica esistente, tramite Roth e il suo lavoro ho capito profondamente l’importanza di un sistema e di un metodo per la manipolazione legato alle singole tecniche, e questo poi mi ha consentito di svilupparne uno personale. Altri prestigiatori a cui sono legato, sono Tony Slydini, Al Goshman, Ross Bertram, e ovviamente John Ramsay.
Se devo collegare la mia ispirazione a personaggi al di fuori del mondo magico, non saprei sinceramente… personalmente a me piace molto il cinema, e registi come Charlie Chaplin, Stanley Kubrick, Brian De Palma, Sergio Leone e ovviamente molti altri che dimentico adesso. Mi piace la musica Jazz e sono attratto da simili principi per gestire l’improvvisazione nell’arte della magia. Come hobby quando ho tempo gioco a scacchi e Aaron Nimzowitsch è il mio scacchista preferito!

4) Quale aspetto della nostra arte preferisci?

Io personalmente, e coloro che mi conoscono lo sanno, amo studiare e anche approfondire nuove metodologie nelle tecniche di manipolazione. Questo essenzialmente per una mia capacità e gusto personale.
Nel mondo magico, specialmente quello in italiano, c’è una grande confusione rispetto agli aspetti e all’importanza nella nostra arte. E ne approfitto per aprire qui una polemica, che non fa mai male. Credo che tutti gli aspetti della nostra arte, siano egualmente importanti, e che essenzialmente siano tutti legati e conseguenti tra loro: sia l’aspetto dello studio della rappresentazione scenica, che l’aspetto psicologico per la scelta della metodologia nell’effetto, che quello tecnico, siano ugualmente importanti e legati tra di loro.
Però spesso sento dire che la tecnica è marginale, e l’importanza e il successo di una performance è data esclusivamente da una buona presentazione scenica e scelta metodologica. Queste persone, completamente ignoranti su principi di base che si applicano non solo alla nostra arte, ma alla totalità delle arti dello spettacolo, dimenticano che senza lo studio della tecnica e l’applicazione della stessa, l’artista prestigiatore è svuotato ed è come un cantante che si esibisce in playback, o un attore che non studia tecniche attoriali. Ovviamente è molto più facile cantare in playback, e tutti possono apparire dei grandi artisti nei confronti di un pubblico ignorante. Queste pseudo teorie si basano su interpretazioni arbitrarie di prestigiatori del passato, come quella che un prestigiatore non deve essere un giocoliere (inteso come capacità di destrezza manuale), ma deve semplicemente essere un buon attore. La verità è che nel prestigiatore non deve essere predominante l’uno o l’altro aspetto, ma ovviamente essere l’unione perfetta dei vari aspetti.
Pensate cosa diventerebbe la musica se per esempio un pianista non studiasse solfeggio, la teoria musicale e le tecniche pianistiche, e si esibisse mettendo una base facendo finta di suonare, e sfruttando doti attoriali desse l’impressione di suonare realmente. Questo equivale allo svuotamento delle caratteristiche principali di ogni singola arte. Quindi secondo me (e qui mi attirerò sicuramente molte opposizioni dalle persone che ho citato precedentemente), un prestigiatore che non possiede alcuna nozione e capacità di destrezza sulle tecniche di manipolazioni della prestigiazione, non si può definire un prestigiatore, ma semplicemente un attore. Questa può sembrare una ovvietà per chi legge questa intervista e che non si occupa di prestigiazione, ma purtroppo è un problema molto presente nel nostro settore, e specialmente in italia.

5) Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ho vari progetti in cantiere, tra cui la preparazione del secondo del volume del mio “Revolutionary Coin Technique”, con nuove idee, sistemi e applicazioni. Sto iniziando la preparazione della quinta edizione del European Close-up Magic Symposium, di cui sono l’ideatore e il presidente, e che si svolgerà come di consueto il prossimo novembre. Un nuovo sito web per la distribuzione on-demand di contenuti didattico istruzionali per prestigiatori, che è quasi ultimato. E infine il mio libro che uscirà spero in lingua inglese nel 2015.

Giacomo

www.closeupmagicsymposium.com
www.giacomobertini.net
www.giacomobertini.com

Andrea Clemente Pancotti

Principalmente sono io Andrea Clemente Pancotti: infanzia rovinata dai fascicoli di “STUPIRE!” di Carlo “Mago Fax” Faggi. Abbandona l’Arte per poi riscoprirla alla soglia degli ‘anta.“. Ora il team si e’ allargato, siamo comunque un gruppo di amatori, seriamente innamorati della Magia…

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