martedì, Aprile 16, 2024
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Recensione Warehouse Deck di Antonio Argus

Appena aperto si e’ rivelato una piacevole sorpresa!

Antonio Argus ci presenta un mazzo di carte rivolto ai mentalisti che non e’ il classico da gioco francese / americano, non e’ con i simboli ESP, nè gli amati tarocchi… è completamente diverso, ed apre nuove possibilità di presentazione ed ambientazione.

Il mazzo si ispira al fantomatico magazzino dei servizi segreti americani dove vengono immagazzinati i reperti da caratteristiche “soprannaturali” e “misteriose”, popolarizzato dal film “Indiana Jones ed i predatori dell’arca perduta” e dalla più recente serie televisiva “Warehouse 13“.

Questo permette di discostarsi dal mazzo di carte da gioco e dai “bizzarri” tarocchi, permettendo ambientazione che possono prendere spunto nel fantastico e fantascientifico, partendo da Edgar Allan Poe, passando da Tesla, un salto in X-Files, fino ad arrivare a Fringe con la sua divisione rossa e nera.

Le carte sono leggermente più grandi delle carte da poker standard, ed il mazzo e’ segnato, permettendo di divinarne il valore, il colore, il numero di archiviazione di nove cifre presente sotto i simboli e personaggi raffigurati ed il loro orientamento.

Il Warehouse Deck viene accompagnato dalla possibilità di scaricarne le istruzioni e tre piacevoli effetti di Francesco Busani, Luca Volpe e Antonio Argus stesso.

Mi permetto di riportare un passo delle istruzioni per illustrarvi le possibilità di storytelling che offre:

“Le stesse immagini del Warehouse Deck sono una fonte d’ispirazione. Puoi scegliere una carta al giorno e cercare informazioni su ciò che è rappresentato usando Wikipedia, o qualunque altro sito web o libro.”

E questo dice praticamente tutto!

Personalmente non vedo l’ora di provarlo, per poter sfoggiare la mia cultura “Mysteriosa” acquisita in gioventù!

Per maggiori informazioni e per l’acquisto, si può contattare direttamente Antonio Argus, tramite l’indirizzo e-mail antonio@antonioargus.it o visitare il suo sito http://www.antonioargus.it/.

Andrea Clemente Pancotti

Principalmente sono io Andrea Clemente Pancotti: infanzia rovinata dai fascicoli di “STUPIRE!” di Carlo “Mago Fax” Faggi. Abbandona l’Arte per poi riscoprirla alla soglia degli ‘anta.“. Ora il team si e’ allargato, siamo comunque un gruppo di amatori, seriamente innamorati della Magia…

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