giovedì, Marzo 28, 2024
Didattica e Storia

“Le parole chiave di maghi e mentalisti” di Darus

Quando, fui contaggiato dal germe della magia capii presto che sarei voluto diventare un mentalista, ma non avevo idea di cosa avrei dovuto fare per raggiungere il mio scopo.

Di seguito un breve vademecum di quelli che, a mio avviso, sono degli step necessari per entrare in modo consapevole in questo mondo. Ognuno di questi passi ha un mondo dentro ma mi riservo, nel caso, di approfondirli in seguito.

Per diventare mentalisti o prestigiatori si comincia, il più delle volte, dallo studio illusionistico, dalle prove con le carte in mano davanti lo specchio, dalle traduzioni di testi in lingua e, per i più fortunati, dal confronto con chi ha la stessa passione. Parole chiave: tecnica e conoscenza e studio della magia (acquisite preferibilmente da testi scritti).

Chi però vuole trasformare questo hobby nel proprio lavoro, staccandosi da elucubrazioni mentali finalizzate a stupire solo qualche familiare, deve aggiungere al bagaglio tecnico, altri fondamentali mattoni.

Oltre a saper fare il trucco, per risultare interessanti agli occhi del pubblico serve eseguirlo sapendo stare sul palco, imparando a parlare e muoversi mantenendo l’interesse di chi guarda. Per questo serve acquisire e studiare tecniche teatrali e quelle che qualcuno chiamerebbe di pubblic speaking. Quindi andare a teatro, guardare tanti spettacoli e capire cosa e come fanno quelli che hanno molto successo a farlo studiandone il modus operandi. Parole chiave: corsi di teatro ed improvvisazione, arti marziali, circo, regia, contaminazioni (quindi preferibilmente fonti non magiche).

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Mentalisti e prestigiatori, a differenza degli attori nel cinema e nel teatro, interagiscono visivamente, fisicamente e verbalmente con il proprio pubblico. Per farlo al meglio, devono essere o diventare persone di mondo. Conoscere la realtà attorno a sè, saper discorrere di cronaca, arte, politica e religione. Se qualcuno cita Nietzsche, ci sta di non averne studiato direttamente gli scritti in tedesco ma almeno sapere si tratta serve a togliersi d’impaccio con eleganza .
Aiuta anche una dizione decente (qui torna il teatro) ed una proprietà di linguaggio adeguata in modo da potersi confrontare con persone di ogni livello sociale.
Parole chiave: curiosità, viaggi, letteratura, , arte, mostre, musei, cinema (preferibilmente poca tv e tanti libri e giornali).

Qualora tutte le tappe precedenti siano state coperte (ma non si finisce mai di formarsi ed è comunque necessario continuare sempre a studiare) siamo arrivati a creare l’artista modello. Ha il bagaglio tecnico necessario, la cultura, l’ispirazione artistica. E’ tutto? Si sarebbe tutto, se fosse vissuto 50 anni fa o se al giorno d’oggi non ambisse a diventare un professionista.
In questo caso allora, oltre a quanto sopra, condizioni necessarie ma non sufficienti per essere davvero maghi, prestigiatori o mentalisti, è necessaria una fondamentale competenza: il marketing.

Senza delle nozioni, ma soprattutto delle azioni di marketing si rischia davvero di non poter lavorare. Un tempo c’erano gli impresari, i night, la rivista. Se uno era un mago, si presentava, si faceva conoscere e se valeva, veniva prima o poi scelto e fatto lavorare. Gli ingaggi gli venivano proposti e la preoccupazione era solo quella di migliorare artisticamente.

Oggi non è più così. Oggi l’artista, che voglia vivere del suo lavoro, deve conoscere il suo mercato, deve intercettare i suoi clienti e deve trovare il modo di distinguersi dai suoi omologhi, non solo per i numeri che presenta, ma per come appare (sul web in primis) o si relaziona con essi. Direi che attualmente un professionista che non sia arrivato ad essere “allevato e gestito” da una grande agenzia e che quindi si muove in proprio, passa almeno metà del proprio tempo a cercare di promuovere se stesso piuttosto che a studiare nuovi esperimenti magici. Le strade per farlo, per fortuna sono davvero tante ma serve tanta perseveranza tanto quanto se ne aveva i primi tempi con le carte in mano davanti lo specchio, ma stavolta lo specchio è rappresentato da un computer o dalle pubbliche relazioni che si riesce a creare. Parole chiave: marketing ed imprenditoria di se stessi.

Il mentalista Darus – www.darus.it

Andrea Clemente Pancotti

Principalmente sono io Andrea Clemente Pancotti: infanzia rovinata dai fascicoli di “STUPIRE!” di Carlo “Mago Fax” Faggi. Abbandona l’Arte per poi riscoprirla alla soglia degli ‘anta.“. Ora il team si e’ allargato, siamo comunque un gruppo di amatori, seriamente innamorati della Magia…

4 pensieri riguardo ““Le parole chiave di maghi e mentalisti” di Darus

  • Bravo Darus, interessante articolo scritto molto bene. Ognuno degli step da te elencati dovrebbe essere ben approfondito per capire cosa e come fare.
    Spero seguiranno futuri approfondimenti.
    A presto.

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    • Grazie Alessio, gentilissimo. Volentieri continuerò a scriverne, certo che anche tu continuerai a darmi i tuoi riscontri.

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  • Condivido a pieno tutto l’articolo. Ottimo spunto per riflessioni profonde che molti nostri colleghi dovrebbero fare. In attesa di altro.

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